Hai notato un calo di concentrazione? Potrebbe dipendere dalla dieta: ecco perché

Può capitare che all’improvviso ci troviamo in una condizione di debolezza che fa venire meno molte delle capacità che distinguono l’essere umano da qualsiasi altra forma vivente. All’improvviso ci sentiamo sottotono, demotivati, perdiamo la memoria e assistiamo a quello che viene definito come calo della concentrazione. Che cosa sta succedendo al nostro corpo?

In primo luogo bisogna sottolineare che non si tratta di nulla di grave poiché parliamo di fasi transitorie che colpiscono tutti e che proprio per questo motivo sono annoverate nella routine. Proprio per questo non dobbiamo preoccuparci se notiamo un calo della concentrazione, in quanto sono davvero tante le soluzioni che possono essere prese per ovviare il problema e i cambiamenti potrebbero in primo luogo colpire proprio tutto ciò che concerne la nostra dieta. Scopriamo insieme come il cibo potrebbe influire negativamente sulla nostra concentrazione.

Che cosa si intende per calo di concentrazione?

Quando parliamo di concentrazione facciamo riferimento alla capacità di mantenere l’attenzione costante su un determinato parametro o fattore. Ci focalizziamo quindi su un’attività che va a toccare diverse parti del nostro sistema cognitivo, in maniera tale da ottenere delle risposte a delle situazioni che si verificano in un determinato momento. Sicuramente ognuno di noi ha la propria capacità di mantenere la concentrazione, ma molto dipende anche da elementi come lo stress, l’età, l’umore e tanto altro ancora.

Quando questo equilibrio viene a mancare oppure si rompe insorgono dei disturbi che fanno calare naturalmente la concentrazione, in quanto magari non troviamo stimolante quella data cosa oppure ci distraiamo con facilità poiché non siamo nel massimo della nostra forma fisica e mentale. È proprio in questo caso che assistiamo al calo della concentrazione, una condizione che può essere transitoria qualora fossimo in carenza di qualche vitamina. La situazione può però diventare più grave laddove insorgano patologie dalle quali è impossibile guarire, come ad esempio il morbo di Alzheimer. Anche condizioni come l’alcolismo possono innescare un calo di concentrazione di non poco conto.

In che modo la dieta può incidere sulla concentrazione?

Come spesso diciamo nei nostri articoli, è proprio vero che noi siamo quello che mangiamo ed è per questo che, ancora una volta, anche la dieta alimentare può avere un peso molto importante su elementi cognitivi come ad esempio la concentrazione. Può infatti capitare che la mancanza di alcuni alimenti potrebbe compromettere la nostra capacità di mantenere l’attenzione. Per cercare di rimediare a questa situazione è quindi importante introdurre nei propri pasti:

  • Frutta secca
  • Cereali
  • Semi
  • Alimenti ricchi di Omega 3

In realtà i cibi più indicati per quanto riguarda la concentrazione sono proprio quelli che si basano sulla presenza di elementi come Omega 3, Zinco, Fosforo, Selenio che, per l’appunto, sono quelle sostanze che in un modo o nell’altro potenziano il cervello e fanno sì che tutte le funzioni cognitive possano funzionare nel miglior modo possibile.

Proprio per questa ragione gli esperti consigliano di consumare frequentemente il pesce, ma anche frutta secca come noci, nocciole, pistacchi, mandorle e anche cereali di varia natura. Da non tralasciare inoltre i semi in quanto anche questi sono ricchi di sostanze speciali che possono favorire la concentrazione. Tra questi raccomandiamo i semi di lino, i semi di zucca e anche quelli di girasole.

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