Siamo tutti al corrente dei pericoli dell’aria fuori casa, ad esempio lo smog, ma è oramai opinione comune, coadiuvata anche da numerosi studi che anche quella in casa può essere notevolmente “sporcata” e resa decisamente poco salutare anche in modi che sono apparentemente non così impattanti negativamente per il nostro organismo.
Importante è comprendere i fattori che possono notevolmente peggiorare l’aria che respiriamo, anche magari monitorandola con alcuni strumenti. Purificare e rendere l’ossigeno di cui abbiamo necessario bisogno è qualcosa che può portarci anche con minor frequenza a contrarre malattie. Oltre a costituire un ambiente senz’altro più vivibile e quindi anche più gradevole.
Cos’è l’inquinamento indoor
Anche se probabilmente siamo naturalmente portati a concepire il proprio habitat casalingo come “sano”, quantomeno di più rispetto agli ambienti esterni contraddistinti nel caso delle città da smog, polveri sottili e tanto altro. In casa però i rischi per la respirazione e per la salute non sono necessariamente di meno, e meno “pericolosi”.
Dai lubruficanti, ai vari composti chimici presenti nei detersivi ma anche in vari elementi plastici ma anche la presenza di pollini, muffe o anche elementi leggermente radioattivi, fino alla presenza massiccia di umidità che in settori della casa particolari va ad aumentare il rischio muffa. Ovviamente da considerare anche l’apparato del fumo.
Come rimediare
Tra gli step per migliorare la qualità dell’aria mettiamo al primo posto il più banale dei consigli, ovvero aumentare quanto più possibile l’areazione sfruttando la ventilazione naturale, tenendo aperte le finestre in vari momenti della giornata aiutandoci al “riciclo” dell’aria che impedisce la “stagnazione” di quest’ultima che causa la cosiddetta aria viziata.
- La presenza di elementi come truciolati, elementi verniciati o colle può emettere formaldeide, che è un elemento dannoso per la respirazione. Valutare la possibilità di identificare questi oggetti e spostarli meno a contatto con la respirazione
- Evitare naturalmente di fumare in casa, se siamo fumatori è una buona idea adibire almeno 1 o 2 stanze che siano lontane dal living dove non ci è concesso fumare
Valutare la possibilità di inserire degli appositi filtri per finestre, nello specifico dando la precedenza e priorità alle finestre che affacciano sulla strada trafficata oppure in presenza in piante che possono scaturire allergie. Allo stesso modo possiamo valutare l’acquisto di un misuratore della qualità dell’aria, così come quella dell’umidità in casa.
Come accennato l’umidità non deve essere troppo presente ma neanche assente, con un condizionatore anche di piccole dimensioni è bene tenere i livelli di umidità delle stanze della casa maggiormente frequentate, in modo che il livello medio non si allontani troppo dal range del 45 % – 65 % in quanto a umidità media presente nell’abitazione.