Migliorare la qualità dell’aria che respiriamo, anche in casa, è un passo, che comprende una serie di scelte molto importanti nella maggior parte dei casi perchè i fattori che oramai vanno ad impattare negativamente su questo elemento, naturalmente fondamentale per la nostra sopravvivenza sono oramai parecchi e negativamente riconosciuti dalla scienza moderna.
La nostra abitazione, apparentemente molto più “sicura” e salutare per il nostro apparato respiratorio infatti può nascondere diversi elementi che costituiscono il cosiddetto inquinamento indoor, elementi che possono essere molto diversi tra di loro ma ugualmente impattanti per la salute. Esistono però metodi oramai certificati per migliorare la qualità dell’aria in casa.
Cosa “sporca” l’aria della casa
Da elementi “negativi” oramai molti conosciuti come il fumo ed il fumo passivo, fino alla tradizionale aria viziata, ma anche la presenza di diversi fattori di stampo chimico, l’aria che respiriamo in casa spesso viene resa decisamente meno salutare di quanto possiamo immaginare.
Molto spesso anche vernici, solventi e simili oltre a presenza di fattori biologici.
Ma anche l’utilizzo eccessivo oppure non corretto di alcuni elettrodomestici, come ad esempio il condizionatore d’aria, il sistema di riscaldamento o anche il ventilatore possono influire molto negativamente, generando sintomi o malattie vere e proprie come mal di testa, difficoltà nel concentrarsi, ma anche scaturire allergie, difficoltà respiratorie e tante altre problematiche.
Cosa fare
Tra le principali condizioni, seppur ovvie, da considerare figura quella che ci dovrebbe portare a migliorare la circolazione dell’aria utilizzando però meno possibile strumenti come i ventilatori, ma agevolando l’accesso di aria fresca con specifici filtri per le finestre, che servono anche a non far penetrare nell’abitazione in nostro possesso pollini ed altri elementi, ad esempio sono utili i filtri HEPA.
- Ridurre l’umidità in casa con l’utilizzo di un deumidificatore
- Controllare gli impianti di riscaldamento (e ridurre il loro uso se non così necessario)
Il fumo è naturalmente da evitare anche quello proveniente da profumatori, candele o altri elementi, inoltre è bene tenere pulita e disinfettata la cucina che attraverso la degradazione degli alimenti freschi può portare la diffusione di spore, ossia gli elementi che permettono la diffusione e la propagazione di funghi (condizione che è possibile anche con un elevato livello di umidità).
La muffa può anche celarsi ben lontano dal contesto della cucina, ad esempio può trovarsi in condizioni molto poco areate, e può svilupparsi anche sulle pareti interne, compromettendo molto la respirazione e la qualità generale dell’aria che andiamo a respirare. Il contesto è particolarmente di allerta per chi soffre di problematiche respiratorie.